Settimio Benedusi, uno dei più noti fotografi italiani contemporanei, ha perso la pazienza. Non è la prima volta e non sarà probabilmente l’ultima, è un comunicatore (oltre che fotografo) non distante dalla figura “antipatica” alla Oliviero Toscani.
Ma queste sue parole hanno scatenato centinaia di commenti su Facebook:
“Basta, non dirò più che fate foto di merda, che le foto dei gattini, dei tramonti, delle maschere veneziane e delle tatuate alla pecorina nella fabbrica abbandonata sono cagate spaventose che solo menti ignoranti e semplici possono realizzare.
Fate il cazzo che volete.” (Settimio Benedusi)
Il popolo dei “photographer” su Facebook è diviso. C’è chi critica i toni, chi rivendica la facoltà di fotografare quello che vuole, chi lo accusa di presunzione… E c’è chi acclama al suo nuovo eroe e riconosce a Benedusi il coraggio di aver detto quello che molti pensano. Tutto nudo e crudo, senza giri di parole.
E io non so da che parte stare, quindi… provo a fare un po’ di ragionamenti. Continua a leggere